Avete mai pensato al fatto che trascorrete molte ore al giorno di fronte ad un monitor, e magari ne ignorate il funzionamento? È una cosa del tutto normale, visto anche il fatto che al giorno d’oggi l’approcio con la tecnologia è molto più immediato.
Il monitor è di fatto quello strumento che ci permette non solo di comunicare ed interagire con il nostro computer, ma anche di sfruttare le potenzialità del web e dei nuovi prodotti tecnolocigi. Che siano tablet o smartphone, finanche il distributore di merendine o del caffè, ci troveremo sempre di fronte ad uno schermo.
Questo tipo di prodotto è divenuto fondamentale nella seconda metà del ‘900, quando inizò a presentarsi sotto forma di display. Da allora siamo passati da piccoli schermi monouso a prodotti dalle prestazioni incredibili, fruibili per innumerevoli scopi.
Cos’è e come funziona
Detto semplicemente, il monitor è un display che ci mostra le nostre interazioni con un macchinario, e ci permette di interagire visivamente con esso. Sembra scontato, ma in passato gli esseri umani dovevano imparare i codici delle macchine per comunicarvi, tramite scomode righe di comando.
Oggi questa condizione è cambiata radicalmente, e sono le macchine a rispondere a comandi sempre più intuitivi e semplici per noi, dal click del mouse al tap sullo smartphone.
Nel mezzo, lo schermo è come una finestra che ci permette di vedere come stiamo interagendo con i nostri software o con dei contenuti sul web, permettendoci così di lavorare o svagarci.
Tramite un cavo collegato al computer (o ad un macchinario dedicato) il monitor ci mostra, grazie ad appositi software, un’immagine più comprensibile ed oramai familiare, che associamo alle finestre ed alle pagine.
Non servono più grossi manuali di istruzioni con codici e specifiche. Grazie ai monitor, ed al lavoro di migliaia di sviluppatori, i computer sono diventati sempre più accessibili.
Evoluzione e standard
Il monitor differisce dal display per un particolare fondamentale. Questo infatti riesce a raffigurare anche forme astratte, mentre il display doveva necessariamente attenersi a forme prestabilite, come numeri, lettere e finanche elementi geometrici.
Con il monitor questo limite è scomparso, perché sullo schermo si poteva riprodurre ogni tipo di immagine in qualunque momento, senza dover prepare un display preventivamente. Fù un grande successo, che prese spunto dal funzionamento del televisore applicato però ad un macchinario informatico.
In passato si utilizzava del gas, che riscaldato ad una determinata temperatura e proiettato sullo schermo prendeva un particolare colore, formando così immagini di ogni tipo. Oggi invece grazie agli schermi piatti – che sfruttino tecnologia Lcd o Led – il gas non serve più, e gli schermi sono più piccoli e più belli (ed anche più sicuri).
Questa evoluzione ha permesso a nuovi standard di affermarsi globalmente, rendendo i monitor ancora più accessibili anche grazie ad una notevole riduzione di spazio richiesto.
In questo modo, anche in ambienti più piccoli – come in casa – si poteva installare un computer con schermo piatto, adagiato direttamente su una scrivania.
Altre prestazioni e specifiche
Se guardate una serie di monitor e vi sembrano tutti uguali, è perché le particolari caratteristiche e specifiche non sono sempre visibili ad occhio nudo o ad un primo sguardo.
Spesso la sola differenza tra due monitor sembra essere la forma e l’aspetto, ma non è assolutamente così. Oggi dietro ai vari modelli in commercio si celano un mare di caratteristiche particolari e di specifiche per prestazioni altissime.
Ad esempio, esistono dei monitor in grado di aggiornare molto più velocemente l’immagine sullo schermo, o altri in grado di riprodurre oltre il miliardo di tonalità di colori.
Sembrano dettagli assurdi ed inutili, ma non è così: si tratta di specifiche necessarie per chi ha necessità di prodotti professionali. Che si tratti di lavoro o di svago, come ad esempio nel mondo del gaming.
La veloce diffusione di questo tipo di prodotto ha fatto sì che il prezzo in commercio si calmierasse, almeno per i modelli di fascia media. Oggi un buon monitor è acquistabile con una spesa attorno ai cento euro, mentre i modelli specifici e con particolari caratteristiche possono anche superare il migliaio di euro!
Ogni monitor necessita di soli due cavi per funzionare: un attacco alla corrente elettrica ed un connettore con il vostro computer. Collegati questi due componenti, non dovrete far altro che godervi il vostro nuovo schermo.