La tecnologia moderna ci ha dotato di numerosi schermi di differenti forme e dimensioni. I nostri smartphone hanno degli schermi touchscreen che ci fanno interagire direttamente con il tocco di un dito, così come molti altri dispositivi.
Oggi abbiamo una maggiore confidenza con la parola “schermo“, tant’è che ci rivolgiamo informalmente ad un prodotto che in realtà si chiama monitor, e rappresenta una delle fondamentali e più importanti evoluzioni informatiche.
Il monitor infatti è uno strumento che ci permette di interagire visivamente con una macchina, che sia un computer o un qualsiasi altro strumento informatico o digitale. E nel corso degli anni ha incredibilmente influenzato il nostro lavoro e la nostra vita.
Un po’ di storia
L’evoluzione informatica si sviluppò molto rapidamente a partire dagli anni sessanta, a seguito di una rapida comprensione delle possibilità offerte dal calcolo meccanico.
In quegli anni esistevano già dei primordiali computer, che tuttavia si utilizzavano senza alcun monitor: venivano azionati manualmente tramite leve, pulsanti e cinghie.
Questi oggetti erano spesso molto grandi e rumorosi, e restituivano i loro calcoli tramite delle stampe cartacee.
Sul finire degli anni sessanta diversi sviluppatori si domandarono se fosse possibile utilizzare la tecnologia dei televisori per “vedere” i calcoli e le informazioni processate dai computer.
Oggi ci sembra una cosa quasi scontata, ma in passato si trattava di due oggetti completamente diversi, anche perché nessuno immaginava come un computer potesse comunicare con un essere umano.
Differenza tra monitor e televisore
Oggi i due oggetti sembrano quasi la stessa cosa, ma in passato rappresentavano due tecnologie ben distinte.
Il televisore infatti riproduceva il segnale ricevuto per via aerea, decodificando le onde radio e riproducendole così come erano state trasmesse.
Il monitor invece doveva raffiguare visivamente le operazioni di un macchinario, e fungere da interfaccia per poter comunicare con la macchina stessa.
All’epoca dunque il televisore era uno strumento “passivo”, capace cioè solo di riprodurre il segnale che riceveva, mentre il monitor non aveva alcun ricevitore e serviva esclusivamente per comunicare con una macchina.
Primi modelli e diffusione
Gli sviluppatori decisero comunque di sfruttare la consolidata tecnologia offerta dai televisori per creare dei differenti tipi di schermi, capaci di interagire con i più svariati tipi di macchinari.
I primi prodotti del genere furono i VDT, che in italiano saranno noti come videoterminale, seguiti sul finire degli anni settanta dai primi monitor a tubo catodico.
In un primo momento, i monitor servivano solo ed esclusivamente per leggere le informazioni prodotte dai computer e dai macchinari abbinati.
Questo era possibile in quanto i monitor erano composti da un display che, tramite un segnale elettrico, restituiva una serie di informazioni comprensibili.
La diffusione di questo prodotto assieme allo sviluppo di primi modelli di computer ed al maggiore interesse da parte del pubblico portò ad un rapido stravolgimento dei monitor, che in breve divennero dei veri e propri strumenti per impartire ordini ed elaborare comandi in maniera visuale.
I primi linguaggi di programmazione visuale sono noti come Visual Programming Language, e servì per creare una prima scrivania dove poggiare i file ed una primordiale navigazione in finestre.
Tecnologie moderne
Oggi il monitor non è più il grande schermo a tubo catodico, ma è esclusivamente uno schermo piatto di ultima generazione ad alte prestazioni.
Sebbene la funzione del monitor sia rimasta invariata, la tecnologia ha permesso lo sviluppo di differenti tipi di monitor, passando così agli schermi piatti prima ed agli ultra sottili poi.
Oggi i monitor usufruiscono di tecnologie Led ed Oled, e sono capaci di garantire altissime performance a fronte di consumi elettrici sempre più bassi.
L’evoluzione dei monitor ha permesso lo sviluppo di nuove professionalità, continuando a garantire un solido aiuto ad imprese e professionisti. E poi, non dimentichiamoci dell’intrattenimento.
Da strumento di lavoro i monitor si sono trasformati gradualmente in oggetti per lo svago, grazie non solo alla navigazione in internet, ricca di contenuti visivi ed interattivi, ma anche grazie alla sempre maggiore presenza di videogiochi e prodotti cinematografici.
Ricapitoliamo
Se avevate in mente di acquistare un nuovo schermo per il vostro computer, ora avete una panoramica chiara sulla differenza tra monitor e televisioni.
Al giorno d’oggi le due tecnologie sono molto similari, ed è possibile acquistare degli schermi che fungano sia da monitor per il computer che da televisione.
Oggi la maggior parte dei televisori presenta un input HDMI, che permette dunque di collegare una svariata serie di dispositivi multimediali.