Diciamoci al verità: oggi i nostri figli passano molte ore davanti ad uno schermo. Che si tratti del proprio smartphone, del computer o del televisore, sicuramente è difficile vederli far altro.
C’è una grande differenza con la nostra infanzia, quando l’accesso ad un computer o ad internet erano cose rare, da effettuare con parsimonia. Oggi è l’esatto opposto, al punto che le nuove generazioni sono dette di “nativi digitali“.
Ci sono certamente innumerevoli vantaggi dall’avere tutte le funzionalità della rete sin dalla propria nascita. Accesso alle informazioni, ai servizi, all’intrattenimento. Il tutto è progettato per essere intuitivo, e quindi gestibile anche da un bambino.
Aldilà di queste considerazioni, sono certo che tutti ci siamo chiesti, almeno una volta nella vita, se tutto questo utilizzo non produca qualche effetto collaterale.
È un tema molto dibattuto, che pone al centro del discorso la tutela della salute dei più piccoli, che spesso utilizzano inconsciamente diversi dispositivi.
Esistono monitor per bambini?
La risposta breve a questa domanda è: nì. Questo perché non esistono particolari monitor più o meno adatti ad una fascia d’età – i monitor funzionano tutti allo stesso modo – bensì una categoria di prodotti più consona ai minori.
Il funzionamento di un monitor, che sia a cristalli liquidi o al plasma, non subisce alcuna modifica. Questo funziona come per qualunque altro schermo esistente, offrendo prestazioni e caratteristiche proprie del prodotto.
Esistono però alcuni particolari prodotti che sono progettati appositamente per i più piccoli. Schermi anche di piccole dimensioni, più resistenti della media per far fronte ad improvvise cadute ed impermeabili per resistere ad un bicchiere rovesciato.
Come sono fatti questi prodotti?
Di per sè, si tratta di monitor comuni come quelli che si utilizzano tutti i giorni. Questi però sono dotati di particolari applicazioni che permettono di regolare una serie di impostazioni per limitare o gestire l’utilizzo.
Ad esempio, una funzione comune in un monitor per bambini è la possibilità di impostare un tempo di spegnimento. In sostanza, il monitor viene programmato per rimanere acceso per un determinato lasso di tempo, per poi spegnersi automaticamente.
Questa funzione è presente anche in modelli di monitor comunemente in commercio, ma è associata ai prodotti per bambini in quanto questi non saranno in grado di modificare l’impostazione. Si tratta ovviamente di una funzione limitativa, che non è però l’unica esistente.
Altri monitor dispongono di filtri e funzioni visive per tutelare la vista dei più piccoli. Si tratta di particolari impostazioni che regolano i colori e la luminosità, nate sopratutto per far fronte ai programmi per i più piccoli, realizzati con colori sgargianti e lucidi.
È forse questo l’aspetto di cui tenere più considerazione, visto l’utilizzo sempre maggiore da parte dei nostri figli di questi dispositivi, tanto per giocare quanto per navigare.
Che tipologie di monitor esistono?
Quando si parla di monitor per bambini, si tende ad indicare una serie di prodotti non troppo grandi. Anzi, spesso ci si riferisce a piccoli schermi come quelli di tablet e phablet, compresi tra i 6 e gli 8 pollici.
Questi tipi di monitor sono divenuti molto frequenti, al punto da sostituire l’utilizzo dei computer portatili nei più giovani. Questi infatti trovano più comodo maneggiare un tablet, che è più leggero e gestibile con più facilità tramite il touch screen.
Esistono ad ogni modo anche schermi più grandi, che in genere non superano i 20 pollici di grandezza. Questo tipo di prodotti sono destinati all’uso domestico, spesso in combinazione di un computer o di un macchinario particolare.
A tal proposito, è bene segnalare che molte funzionalità di un comune monitor sono sufficienti per regolare e migliorare l’esperienza dei bambini. Per cui, non sempre è necessario orientarsi verso un prodotto specifico: può andar bene anche un comune monitor.
Il prezzo di questi prodotti è leggermente superiore alla media, in quanto presenta caratteristiche particolari come impermeabilità, bordi smussati, design resistenti e scocche più dure. Una serie di caratteristiche che rendono lo schermo a prova di caduta, e che impattano sul nostro portafoglio per appena qualche decina di euro in più.