Il vostro fedele schermo, compagno di mille avventure, appare sporco, opaco. Stanco. La polvere, le incrostazioni, le ditate, tutto ciò compromette la visibilità e la luminosità del vostro monitor, che sembra avere quasi mille anni.
I prodotti tecnologici non sono dotati di funzioni di autopulizia. Anche loro dovrebbero essere puliti e disinfettati, di tanto in tanto: può apparire una procedura insensata, dato che alla fine, nella maggior parte dei casi, li usiamo sempre e solo noi. Ma sono pur sempre luoghi dove si diffonfono batteri e microbi. Pensate alla vosta tastiera, ed a quanta roba c’è finita dentro in questi anni.
Il vostro monitor non è esente da questa considerazione. Merita anche lui una bella pulita, per riportarlo allo splendore di un tempo. Per cui, se avete dieci minuti liberi, armatevi di un secchio con acqua e sapone, e… usatelo per pulire qualcos’altro.
I prodotti giusti
Diciamocelo subito: i moderni monitor sono molto resistenti, e sicuramente migliori rispetto ai loro predecessori. Un tempo infatti erano molto più delicati e sensibili, al punto che anche una semplice pulizia con una pezza umida poteva causare qualche danno.
Realtà o leggenda, sin dagli albori della produzione dei monitor esistono in commercio numerosi prodotti specifici per la loro pulizia. Parliamo sempre di disinfettanti, ma generalmente meno aggressivi e destinati a superfici plastiche e metalliche.
Questi prodotti si possono acquistare online o presso i rivenditori specializzati di prodotti informatici, e spesso includono uno specifico panno da usare su ogni tipo di schermo, anche touch. Non hanno prezzi eccessivi, e se possibile sarebbe meglio preferirli al classico brillantante che usate per le finestre di casa.
I panni non sono tutti uguali
Discorso fondamentale, ancor di più rispetto al prodotto da utilizzare per la pulizia, riguarda il mezzo da usare per pulire. Lo strumento. Quella che noi generalmente apostrofiamo come “pezza”, o “fazzoletto”, o peggio ancora “straccio”.
Tuttavia, si chiamano panni e sono effettivamente dei prodotti appositi le superfici di monitor e schermi di varia natura. Questi infatti non sono sempre in vetro o in plastica, ma in varie composizioni che potrebbero deteriorarsi o rovinarsi a contatto con un panno non adatto.
Un panno da monitor è una scelta opportuna, visto anche il basso costo al quale è acquistabile: tra i 2 ed i 5 euro. Se è vero che potete comprare una “pezza” qualunque per ancora meno, è altrettanto vero che vale la pena spendere qualcosina in più per evitare brutte sorprese. Specialmente se si tratta di così poco.
Non dimentichiamoci della pulizia interna
Pensavate che bastasse pulire solo la scocca e lo schermo? Beh, nella maggior parte dei casi è sufficiente. Ma potrebbe non esserlo, in quanto anche l’interno del vostro monitor potrebbe necessitare di una pulitina.
Se abitate in luoghi particolarmente polverosi, destinati al transito di più persone o semplicemente se siete dei fumatori, infinite particelle di polvere e pulviscoli si riusciranno a depositare anche all’interno del vostro monitor, sebbene questo sia chiuso ermeticamente.
Non disperate però, perché non dovrete armarvi di cacciaviti o altro: vi basterà una particolare bomboletta di aria compressa, da spruzzare nelle fessure e nelle grate del vostro monitor ultra compatto.